Ecco con chi abbiamo a che fare..........

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granatasun
view post Posted on 2/4/2009, 21:10




Il post si basa su una breve ricerca fatta da mio figlio negli archivi della Stampa a disposizione di chiunque voglia verificare...
Sarebbe interessante incrociare queste notizie con altri archivi (che ne so, Sole 24 Ore, Tuttosport, ecc.) per avere un quadro un po' più completo della vicenda.

Premesso che ritengo che Cairo possa, in caso di salvezza, ancora riscattarsi in qualche modo, ritengo utile fare un'operazione di "memoria storica", andando a ripescare la storia dell'editore milanese nel mondo del calcio, anche per conoscere e capire un po' meglio il personaggio...
avventura che non inizia, è bene dirlo, con il Torino, ma con il.... Genoa... nel lontano 1999... e incrocia (incredibilmente) la storia del Toro non già nel 2005, ma in un altro momento ben diverso della storia del Torino, il 2000, quando un certo Aghemo fece carte false per comprare il Torino per nome e conto di un gruppo di imprenditori da cui usci poi il solo Cimminelli.
Ma andiamo con ordine.
Dopo le inchieste della guardia di finanza sulla Fininvest, Cairo (che per primo ruppe il fronte dei manager sui fondi neri) decise di patteggiare e venne messo alla porta da Dell'Utri. Era il '94-'95: con i soldi della sua liquidazione iniziò la sua avventura fondando la Cairo Editore.
L'ineffabile Urbano lavora sodo, ma il suo pallino da sempre è quello del calcio. Quando si sente parlare di lui per la prima volta in riferimento al mondo pallonaro è il 21 novembre del 1999, quando La Stampa, edizione di Savona, a pagina 47, pubblica tra i nomi dei possibili acquirenti (un gruppo cinese) interessati al Genoa di Scerni anche il nome di «Urbano Cairo, editore milanese legato a Tele Piu'».
La trattativa, ci informa sempre La Stampa (questa volta ho trovato edizione di Imperia, pagina 45 del 28 dicembre 1999), era già in corso da un paio di mesi. Si parla, sempre per il Genoa di un'alleanza con Scerni, visto che Cairo offriva troppo poco. "Ma quei soldi, ritenuti all'epoca insufficienti per acquistare la societa', potrebbero adesso bastare per siglare un'alleanza con Scerni" scrive l'articolista.
Ma Cairo sembra muoversi a 360°: negli stessi giorni un'altra società sta per passare di mano, è il Toro di Vidulich. A volerlo fortissimamente è Beppe Aghemo, piccolo imprenditore, che raccoglie intorno a se una cordata di altri imprenditori.
I loro nomi? Ce li fa un giornalista di razza come Giampaolo Ormezzano, l'11 gennaio del 2000, a pagina 27. All'epoca c'era la «Societa' Sviluppo Filadelfia, 10 miliardi di capitale, amministratori Cimminelli, Faussone e Martini (il legale del gruppo)» che partendo dall'intenzione di fare il Fila aveva "assediato" Vidulich e soci con i suoi propositi di fare lo stadio e acquistare il Toro, promettendo che si sarebbe fatto il primo al di là del buon esito della trattativa. Ma che c'entra Cairo, direte voi? Beh, alla domanda di Ormezzano ad Aghemo "Lei vuole comprare il Toro", questi risponde: « «Piu' che mai. Per conto, si capisce, di Franco Cimminelli, Elio Faussone, Urbano Cairo e John Lack, del gruppo che rappresento. Dopo un incontro di queste ultime ore con loro quattro, tre imprenditori italiani e un finanziere americano, correggo una mia dichiarazione a caldo: se ci vogliono lunghe trattative, la fine di gennaio non e' per noi una data assoluta. Possiamo anche andare avanti: febbraio, marzo...».
Eccolo lì il nostro! Ma chi sono gli altri compagni di cordata? Il primo già lo si conosce (ahinoi). Elio Faussone è un imprenditore del settore dei rifiuti. Di lì a poco conoscerà l'onta delle patrie galere per un'inchiesta giudiziaria. John Lack all'epoca era (o era stato, non ho trovato dettagli precisi in merito) amministratore di Stream, il canale satellitare concorrente di Tele più, che di lì ad un anno si fonderanno in un unico soggetto. Lo stesso Lack è famoso per essere stato fondatore di Mtv. Quindi è possibile che questa cordata fosse tutt'altro che campata in aria. Poi questi all'ultimo decideranno di tirarsi indietro, lasciando (come disse Cimminelli in una famosa intervista) il cerino in mano al patron della Ergom. Significativo però che lo stesso Cairo, già richiamato al capezzale del Toro ai tempi del passaggio di consegne di Vidulich, sia poi rispuntato, chiamato da Chiamparino, ai tempi del lodo.
Però all'epoca Cairo, cuore granata (?) non si fermava un attimo: mentre da un lato incontrava Aghemo per entrare nel Torino calcio, dall'altra trattava con Scerni per il Genoa.
Il 17 gennaio 2000 La Stampa, edizione nazionale, pagina 29, Sport, Damiano Basso scrive: "che il presidente Gianni Scerni si e' dichiarato disponibile a trovare un socio che lo affianchi. Si fanno i nomi dell'editore milanese Urbano Cairo e dell'industriale lombardo Franco Polti".
Il 29 gennaio 2000, sempre La Stampa, nella pagina di Economia (pagina 17) scrive per la penna di Paolo Lingua che Scerni ha deciso di rimanere al timone del Genoa e che Cairo offre 15 miliardi per la società. Nell'articolo si dice che Scerni ha rifiutato l'offerta di un certo Paolo Maniglio della «Morningside Italia».
«Adesso, da pochi giorni, s'e' fatto sotto un personaggio «nuovo», un imprenditore milanese, Urbano Cairo, 40 anni, che ha offerto, si dice negli ambienti sportivi, 15 miliardi per rilevare la squadra. Gianni Scerni ne avrebbe chiesti 25 (...) per ora, non c'e' stata rottura. Scerni ha rilanciato, offrendo a Cairo, per una cifra inferiore al suo «tetto» dei 25 miliardi, la possibilita' di acquisire una quota di larga maggioranza del pacchetto azionario del «Genoa», grosso modo tra il 60% e il 70%». «La trattativa - scrive il giornalista - prosegue lungo canali riservati: Urbano Cairo, comunque, desta a Genova non poca curiosita', essendo un peronsaggio assolutamente nuovo. L'imprenditore milanese opera nel campo della pubblicita' e della comunicazione. Controlla diverse aziende collegate tra loro: Cairo Pubblicita', Cairo Due, Cairo Tv e ha participazioni alla Giorgio Mondadori. In questi giorni, s'e' appreso che Urbano Cairo sarebbe sul punto di collocare in Borsa le sue societa' (non si sa se solo alcune, oppure tutte insieme, magari collegate a una holding). L'acquisto del Genoa, a questo punto, potrebbe essere una azzeccata mossa «d'immagine» per porre sotto i rilettori l'operazione finanziaria borsistica».
Sottolineerei l'ultima parte del discorso che mi pare interessante.
La Stampa, del 1° febbraio del 2000, edizione di Savone, pagina 42, torna rapidamente sulla notizia dicendo che la trattativa per il Genoa continua.
Il tempo stringe, Cairo sbarcherà in borsa nel luglio del 2000.
Nel frattempo continua anche quella per il Torino. La Stampa del 15 marzo 2000 pag.29, Sport, autore Bruno Bernardi, scrive che Aghemo stringe per avere il Toro e ribadisce che vuole chiudere. «A rendere piu' fiducioso Aghemo - scrive Bernardi - e' la possibilita', concreta, di inserire un nuovo partner nella cordata, Urbano Cairo, considerato il re della pubblicita', che recentemente era stato sul punto di prendere il Genoa e adesso sembra disposto a entrare nel calcio con il Torino, come azionista di minoranza. Domani a Milano, Cairo incontrera' Aghemo che fara' di tutto per convincerlo a partecipare all'avventura granata, con una carica importante, probabilmente come uno dei due vice-presidenti. L'altro dovrebbe essere Simone Cimminelli, figlio di Francesco, l'aspirante «patron».
Poi finalmente qualcosa si muove. Cimminelli la spunta e si ritrova con "il cerino in mano". La prima mossa è assumere Pieroni, uomo di Moggi (guarda caso, eh), famoso per la lite con Bucci. Aghemo spara a zero contro l'uomo che ha contribuito a portare al Toro. E rispunta il nome di Cairo. Scrive il 30 maggio a pagina 35 sempre Bruno Bernardi sulla Stampa: «Giuseppe Aghemo, dopo essere stato l'uomo che ha tirato la volata al gruppo Cimminelli per sottrarre la societa' a Vidulich & C., ora non condivide la scelta di Ermanno Pieroni, l'anti Bucci, come direttore sportivo e potrebbe trasformarsi in un «nemico» del «re della plastica». Nemico al punto che, voce di popolo, darebbe vita a un «comitato di liberazione dagli juventini» proponendo un altro padrone, magari nella figura di Urbano Cairo, il "re della pubblicità"».
Ma anche qui non se ne fa nulla. Cairo sparisce per un nome dal giro di quelli che puntano ad entrare nel mondo del calcio.
Fino a.... fino a che prenderà il Toro chiamato da Chiamparino, direte voi.
Ebbene no. Nel luglio del 2003 c'è un'altra società calcistica in condizioni disperate. E' l'Alessandria. «La nuova Alessandria 1912 - riferisce La Stampa del 29 luglio 2003 - e' da ieri mattina affiliata alla Federcalcio, ma la vecchia Us Alessandria non e' ancora morta. Per questo e per altri motivi, non e' dunque possibile stabilire da quale categoria muovera' i primi passi il club costituito venerdi' scorso dal sindaco Mara Scagni».
Anche qui il nostro caro Urbano proverà a comprare l'Alessandria. Cairo, riferisce l'articolista, «aveva detto «no» all'iniziale progetto per i debiti eccessivi dell'Us Alessandria ma ora potrebbe tornare in gioco anche perche' pare che altri personaggi locali si siano mobilitati per dare una mano e assicurare un'«una tantum» al club che permetterebbe di sanare parte degli oneri con i fornitori».
Il sindaco doveva scegliere tra Cairo e altri imprenditori. Anche qui fa strano che sia un manager milanese a farsi avanti, ma l'articolista sottolinea che il nostro è originario di Masio. Il 7 agosto parla sempre sulla stampa il portavoce di Cairo, il parlamentare Franco Stradella che dice che «la trattativa e' a buon punto, anche se la conferma non spetta a me, ma al sindaco. L'unica reticenza riguarda il debito di oltre 500 mila da saldare con la Lega Calcio. I legali dell'imprenditore temono che cio' rappresenti ''continuita' aziendale'' con l'Alessandria di Boiardi e che ci sia in futuro il rischio di essere assaliti dal resto dei creditori della vecchia societa'. Se si superera' questo problema, Cairo non avra' esitazioni: ritengo possa essere l'equivalente di Della Valle per la Fiorentina, visto che non ha bisogno di pubblicita', offre ampie garanzie economiche e tiene a riportare in alto i colori grigi». Alla fine però la spunta la famiglia Mastagni, già proprietaria del Novara.
Lo stesso Stradella il 9 agosto dichiara alla Stampa: «Urbano Cairo non e' un mestierante del calcio e aveva in mente un progetto serio con risultati a medio termine, disponibilita' economiche adeguate e personaggi all'altezza della situazione disposti ad affiancarlo nella gestione della societa'. Peccato che non possa dimostrarlo, ma credo che la scelta del sindaco sia stata comunque compiuta nell'interesse e per il bene della citta'».
Ma quali sono i motivi per cui l'ha spuntata questa famiglia non certa nota nel mondo dell'industria contro lo strapotente e noto Cairo?
Dice Stradella: «il sindaco ha ritenuto le garanzie presentate dal gruppo piemontese maggiori e piu' solide rispetto a quelle dell'industriale lombardo. Non conosciamo i parametri che hanno portato alla decisione, ma e' giusto adeguarsi e rispettare quanto e' stato fatto». Ma è lo stesso giornalista a spiegarlo: Cairo non voleva dare la fidejussione da 500 mila euro (cifra notevolissima, suvvia, non accusatelo di essere braccino) perché temeva di perderla. «Pare pero' che sia stato il problema della fidejussione da 500 mila euro a impedire alla trattativa di decollare: i commercialisti di Cairo temevano che il pagamento di quella somma per sanare i debiti della vecchia gestione con il sistema calcio avrebbe comportato una «continuita' aziendale»: si ipotizzava dunque che gli altri creditori dei grigi potessero in futuro rivalersi sulla nuova societa'». Ma i Mastagni entrano subito in crisi, i tifosi contestano e presto la società torna in vendita. A fine ottobre si parla di un nuovo interessamento di Cairo, ma non se fa nulla. Si arriva poi al gennaio 2005; si parla di un nuovo interessamento di Cairo per l'Alessandria, in mano ad un certo Gino Amisano, che tenta di coinvolgere Cairo ma lui si tira indietro. Nello stesso tempo parte l'iniziativa "orgoglio grigio" per fare azionariato popolare. Il primo luglio dello stesso anno Cairo viene premiato dal Kiwanis con il titolo "We build 2005"; il nostro infeffabile Urbano dichiara che il fallimento dell'acquisto dell'Alessandria dipese da un mancato accordo col sindaco. Si arriva quindi ad agosto, esattamente al 18, quando Silvia Garbarino annuncia che Cairo vuole il Toro. Il giorno dopo intervista di Massimo Gramellini al nostro ineffabile. Riportiamo solo l'attacco dell'intervista.
«Urbano Cairo, provi a dire: Pulici. «Pulici. Perche'?». Quello di prima diceva Pulicio. Lei sa chi e' Pulici, vero?» «Vuole che reciti la linea d'attacco del '76? Claudio Sala, Eraldo Pecci, Ciccio Graziani, Zaccarelli, Pulici». Bravo. Il giorno dell'ultimo scudetto dov'era? «E chi se lo ricorda, e' passato tanto tempo. Avevo 19 anni. Pero' posso dirle dov'era mia mamma, alessandrina come papa', nell'ottobre del 1949. A San Siro per un Milan-Toro. Gli orfani di Superga persero 7 a 1 e lei pianse per tutto il tragitto fino a casa. Non amo la retorica, ma e' anche per mia madre e mio padre che voglio comprare il Toro». E per cos'altro? «Non per la visibilita', giuro. Anche se... Quando ho sfondato nel mercato dei settimanali popolari con Dipiu', sui giornali mi dedicarono un trafiletto. Mentre e' bastato che decidessi di comprare il Torino ed ecco un'intervista di 300 righe. Non esageriamo, 150. Giovane, ambizioso, editore esperto di pubblicita', molto ricco e pure un po' tifoso. Lei sa da quanti anni i cuori granata aspettavano qualcosa di simile? «Ricordo la marcia dei cinquantamila. E' che allora non me lo potevo ancora permettere. Sia chiaro che in quest'avventura non investirei il capitale delle mie societa', ma solo il patrimonio personale. Che e' piuttosto importante, comunque».
Il resto è storia, cari miei.
Probabilmente molti di voi queste cose già le conoscevano ma alle volte un po' di memoria non fa male.
A voi le conclusioni (e perdonate la lunghezza).




 
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gnoato
view post Posted on 3/4/2009, 08:33




Le mie osservazioni:

Premesso che in questo articolo ci sono molti condizionali che tante volte corrispondono più a supposizioni giornalistiche che a fatti concreti.

- Nonostante lo si citi spesso come "editore milanese" Cairo è di Alessandria quindi mi pare abbastanza naturale che, dato il suo interesse per il mondo del calcio, fosse interessato anche all'Alessandria nonché al Genoa (ma avrebbe potuto benissimo essere anche la Sampdoria) visto la vicinanza tra le due città e soprattutto i rapporti commerciali vari.

- I tifosi del Toro in famiglia sono soprattutto i genitori di Cairo: questo mi pare che lui l'abbia sempre detto, non è una novità sconvolgente.

- Fin dall'inizio ha detto che non avrebbe utilizzzato i soldi delle sue altre aziende per il Toro: quindi anche qua niente di nuovo.

- Sul fallimento delle trattative con l'Alessandria ha avuto lo stesso timore che ha avuto nei confronti del Toro: di ritrovarsi con debiti pregressi che spuntano come funghi. Per un'imprenditore è una qualità positiva, non negativa.

- Sul rapporto con Cimminelli, Lack, ecc.: chi ha scritto l'articolo sembra fargliene una colpa a Cairo il fatto di essersi tiranto indietro ad un certo punto lasciando Cimminelli "con il cerino in mano". Non può darsi che lo abbia fatto quando è venuto a conoscenza di certi retroscena che poi si sono appresi più tardi (leggi lo stretto rapporto tra Cimminelli e Fiat)? Ovviamente è solo una supposizione senza nessuna prova ma vale anche per il contrario.

Le conclusioni: Cairo a Torino non è per niente amato (soprattutto dalla "Stampa") ed in genere quando le cose vanno male ci sono sempre un sacco di avvoltoi pronti ad approfittarne.
L'unica sensata ragione per fare la guerra a Cairo in questo momento è per far posto a qualcun altro che possa fare meglio di lui. Siccome io questo personaggio non lo vedo, operazioni di questo genere (specialmente se fatte da una certa parte) servono solo a dare il colpo di grazia ad una nave che sta affondando. E mi spiacerebbe che siano (tanto per cambiare) proprio i tifosi del Toro a contribuirvi.

 
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view post Posted on 3/4/2009, 08:53
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CITAZIONE (gnoato @ 3/4/2009, 09:33)
Le mie osservazioni:

Premesso che in questo articolo ci sono molti condizionali che tante volte corrispondono più a supposizioni giornalistiche che a fatti concreti.

- Nonostante lo si citi spesso come "editore milanese" Cairo è di Alessandria quindi mi pare abbastanza naturale che, dato il suo interesse per il mondo del calcio, fosse interessato anche all'Alessandria nonché al Genoa (ma avrebbe potuto benissimo essere anche la Sampdoria) visto la vicinanza tra le due città e soprattutto i rapporti commerciali vari.

- I tifosi del Toro in famiglia sono soprattutto i genitori di Cairo: questo mi pare che lui l'abbia sempre detto, non è una novità sconvolgente.

- Fin dall'inizio ha detto che non avrebbe utilizzzato i soldi delle sue altre aziende per il Toro: quindi anche qua niente di nuovo.

- Sul fallimento delle trattative con l'Alessandria ha avuto lo stesso timore che ha avuto nei confronti del Toro: di ritrovarsi con debiti pregressi che spuntano come funghi. Per un'imprenditore è una qualità positiva, non negativa.

- Sul rapporto con Cimminelli, Lack, ecc.: chi ha scritto l'articolo sembra fargliene una colpa a Cairo il fatto di essersi tiranto indietro ad un certo punto lasciando Cimminelli "con il cerino in mano". Non può darsi che lo abbia fatto quando è venuto a conoscenza di certi retroscena che poi si sono appresi più tardi (leggi lo stretto rapporto tra Cimminelli e Fiat)? Ovviamente è solo una supposizione senza nessuna prova ma vale anche per il contrario.

Le conclusioni: Cairo a Torino non è per niente amato (soprattutto dalla "Stampa") ed in genere quando le cose vanno male ci sono sempre un sacco di avvoltoi pronti ad approfittarne.
L'unica sensata ragione per fare la guerra a Cairo in questo momento è per far posto a qualcun altro che possa fare meglio di lui. Siccome io questo personaggio non lo vedo, operazioni di questo genere (specialmente se fatte da una certa parte) servono solo a dare il colpo di grazia ad una nave che sta affondando. E mi spiacerebbe che siano (tanto per cambiare) proprio i tifosi del Toro a contribuirvi.

Sono anche le mie :)

La Tampax è spudoratamente serva Mafiat e quanto esce da quella bocca è sempre e comunque figlio del disegno massimo già più volte espresso : una sola squarda a Torino, non dimentichiamocelo mai, sennò facciamo il loro gioco !!! :angry:
 
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robyprete
view post Posted on 3/4/2009, 09:47




caro granatasun capisco che tu abbia perso tanto tempo a recuperare tutto questo materiale,ma onestamente non ci vedo proprio niente di cosi pazzescamente tragico e il titolo del tuo post mi sembra assolutamnente fuori luogo...ha rubato? ha truffato? non mi sembra..avrà fatto i suoi interessi e li starà sicuramente facendo..ma scusa tu non fai i tuoi e io i miei..? lui solo perchè è presidente del toro dovrebbe essere cosi generoso da infischiarsene dei propri interessi...? i tifosi non devono essere cosi presuntuosi da pensare che i presidenti siano per loro. Ai presidenti non frega nulla dei tifosi cosi come ai giocatori cosi come a nessuno....ritengo che i tifosi siano ormai dei malati terminali e che le prossime generazioni saranno solo più "spettatori" di uno spettacolo che sarà più o meno divertente (per noi del toro direi meno)..ma sempre spettatori..come chi va al cinema a teatro o al circo...per adesso io continuo ad appoggiare il presidente che volente o nolente ciha ridato una certa dignità...ma tu forse prefeivi cimminelli....
 
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FURIA GRANATA CHEYENNE
view post Posted on 3/4/2009, 12:52




anke io sn pro' cairo! smettiamola una volta per tutte kn questo konflitto di interessi e uniamoci una buona volta kontro ki ci vuole spariti per sempre! lo vogliamo kapire si o no? o vogliamo fare la fine del taranto? ah da notizie quasi certe sembra ke la trattaiva kn bertarelli sia ben avviata! ma di piu' nn so'
 
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view post Posted on 3/4/2009, 13:15
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Domani vado a fare benzina in svizzera e chiedo :D
 
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papupi
view post Posted on 3/4/2009, 14:55




francamente mi sembrano tante cose piu' o meno note ...
 
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gnoato
view post Posted on 3/4/2009, 14:57




CITAZIONE
ah da notizie quasi certe sembra ke la trattaiva kn bertarelli sia ben avviata!

- Da dove arrivano queste "notizie quasi certe"?

- Chi è Bertarelli? Si può ragionevolmente dire che dia più garanzie di Cairo?
 
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FURIA GRANATA CHEYENNE
view post Posted on 3/4/2009, 15:18




si dice in giro da fonti vicino alla societa'! bertarelli ha un patrimonio enorme! diciamo kredo a livello di moratti! ma fin quando nn vedo nero su bianko inutile dire scemenze!
 
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3jack
view post Posted on 3/4/2009, 15:37




Soldi ne ha... Ma sono solo voci per ora...
 
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granatasun
view post Posted on 3/4/2009, 20:56




Carissimi ,gnoato, robyprete, paco69 e altri conoscendo ormai da anni il vs. pensiero non avevo dubbi sulla vs. reazione in merito! Quello che più mi spaventa è che oltre ad aver capito poco o nulla di quanto riportato, si continua a voler cercare scusanti assurde e campate in aria, si continua ad arrampicarsi su per i vetri senza rendersi conto che la verità è un'altra. E' mai possibile che la verità sia solo la vostra e che tutto il resto siano solo fandonie ?? Avete fra le mani un computer, potete benissimo farvi le ricerche e constatare se certe notizie sono vere o false senza basarvi sulla sola Stampa; però bisogna anche capire quello che si legge ed avere il coraggio di accettare la verità. Se provate a farvi un giro su altri siti che parlano di Toro vi renderete conto che quelli che ragionano come voi sono veramente pochi, e questa è l'unica cosa che mi consola perchè se foste molti sarebbero veramente guai. Comunque non voglio continuare questa inutile discussione perchè ritengo sia solo una perdita di tempo; al mio paese si dice che "lavare la testa all'asino si perde tempo, acqua e sapone"; se qualcuno ritiene di dovermi bannare definitivamente lo può anche fare, preferisco andare da altre parti dove oltre a ragionare con il cuore si usa pure la testa senza con questo volere il male del Toro!! :angry: :angry:
 
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Cobain
view post Posted on 3/4/2009, 21:06




Granatasun
Non capisco perché dovremmo bannarti.
Io personalmente ritengo che non si debba bannare nessuno perché il tempo e' galantuomo
Da quando sono su codesto forum non ho mai assistito a bannatur dovuta a scambi di civili punto di vista diversi specialmente se espressi in modo civile.
Quindi tii esorto a scrivere sul forum a prescindere.
Cordialmente

 
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view post Posted on 3/4/2009, 21:23
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Ma per carità, sono io il primo ad accettare il dialogo.
I miei sono sempre stati appelli a non cadere nelle provocazioni perchè mi sembra che sia molto facile cadere nelle trappole che chi è in posizione dominante ci tende.
Rispettosissimo del tuo punto di vista come di quello di tutti gli altri forumisti che li espongono in modo educato e non offensivo.
Ritengo la tua posizione di critica nei confronti di Cairo poco costruttiva, ma questo non vuol dire che non sei autorizzato a farlo.
Cairo non è mica imposto, se domani arriva un miliardario (di Euro) che può dare di più al Toro, ben venga, anche se non va dimenticato che non basta il milionario per fare le vittorie (Shinawatra al City ha investito un capitale per arrivare dopo qualche anno sì e no alla UEFA, Moratti ha sperperato parecchio prima di questa serie vincente, Abramovich dei primi anni idem) quindi ci deve essere tutta una serie di ingredienti a comporre la ricetta.
A Torino vedo invece bastoni tra le ruote prima ancora che si entri in cucina; stampa e nomenclatura cittadina stanno li solo a mettere zizzania quando va male e in quei pochissimi momenti in cui va bene girano la faccia altrove.
Un esempio qualunque, ma ne potrei fare decine, a Milano o Roma i sindaci mostrano la massima disponibilità alla costruzione dello stadio per ENTRAMBE le squadre, ok, possono essere fandonie, proclami elettorali, chi se ne frega, ma cazzo a Torino, quando parlano i gobbi tutti a 90° e lì a regalare il terreno del Delle Alpi al prezzo di un campo di patate, tappeto rosso steso, a noi per il Filadelfia entità molto più ridotta, continuano a menare il can per l'aia da anni !!!
In conclusione, ripeto quanto detto in precedenza, giusto evidenziare ciò che non va, ma non dimentichiamo mai che siamo un'araba fenice risorta dalle ceneri di chi ci voleva morti e che a mio modestissimo parere sente ancora la nostra presenza come un fastidio.

Un abbraccio :)
 
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gnoato
view post Posted on 4/4/2009, 09:10




CITAZIONE
Carissimi ,gnoato, robyprete, paco69 e altri conoscendo ormai da anni il vs. pensiero non avevo dubbi sulla vs. reazione in merito! Quello che più mi spaventa è che oltre ad aver capito poco o nulla di quanto riportato, si continua a voler cercare scusanti assurde e campate in aria, si continua ad arrampicarsi su per i vetri senza rendersi conto che la verità è un'altra. E' mai possibile che la verità sia solo la vostra e che tutto il resto siano solo fandonie ?? Avete fra le mani un computer, potete benissimo farvi le ricerche e constatare se certe notizie sono vere o false senza basarvi sulla sola Stampa; però bisogna anche capire quello che si legge ed avere il coraggio di accettare la verità. Se provate a farvi un giro su altri siti che parlano di Toro vi renderete conto che quelli che ragionano come voi sono veramente pochi, e questa è l'unica cosa che mi consola perchè se foste molti sarebbero veramente guai. Comunque non voglio continuare questa inutile discussione perchè ritengo sia solo una perdita di tempo; al mio paese si dice che "lavare la testa all'asino si perde tempo, acqua e sapone"; se qualcuno ritiene di dovermi bannare definitivamente lo può anche fare, preferisco andare da altre parti dove oltre a ragionare con il cuore si usa pure la testa senza con questo volere il male del Toro!! :angry: :angry:

A me pare che quello che ha la presunzione di possedere la verità sia tu. Io (come altri) abbiamo fatto semplicemente delle osservazioni al tuo scritto. E' lecito? Oppure dobbiamo uniformarci al pensiero, come dici tu, della maggioranza dei tifosi che la pensa diversamente? A me il criterio che la maggioranza ha sempre ragione ha sempre dato fastidio (tra l'altro ti ricordo che negli anni 80 la maggioranza dei tifosi fu d'accordo nel cacciare Sergio Rossi, uno dei migliori presidenti che abbiamo avuto). Poi dici di non voler continuare un "inutile discussione" perché solo perdita di tempo; io penso che una discussione sia un confronto tra diversi punti di vista non l'imposizione a tutti di uno di essi.

CITAZIONE
Granatasun
Non capisco perché dovremmo bannarti.
Io personalmente ritengo che non si debba bannare nessuno perché il tempo e' galantuomo
Da quando sono su codesto forum non ho mai assistito a bannatur dovuta a scambi di civili punto di vista diversi specialmente se espressi in modo civile.
Quindi tii esorto a scrivere sul forum a prescindere.
Cordialmente

Giusto.

 
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Rudeboy-11
view post Posted on 6/4/2009, 11:24




CITAZIONE (gnoato @ 4/4/2009, 10:10)
CITAZIONE
Carissimi ,gnoato, robyprete, paco69 e altri conoscendo ormai da anni il vs. pensiero non avevo dubbi sulla vs. reazione in merito! Quello che più mi spaventa è che oltre ad aver capito poco o nulla di quanto riportato, si continua a voler cercare scusanti assurde e campate in aria, si continua ad arrampicarsi su per i vetri senza rendersi conto che la verità è un'altra. E' mai possibile che la verità sia solo la vostra e che tutto il resto siano solo fandonie ?? Avete fra le mani un computer, potete benissimo farvi le ricerche e constatare se certe notizie sono vere o false senza basarvi sulla sola Stampa; però bisogna anche capire quello che si legge ed avere il coraggio di accettare la verità. Se provate a farvi un giro su altri siti che parlano di Toro vi renderete conto che quelli che ragionano come voi sono veramente pochi, e questa è l'unica cosa che mi consola perchè se foste molti sarebbero veramente guai. Comunque non voglio continuare questa inutile discussione perchè ritengo sia solo una perdita di tempo; al mio paese si dice che "lavare la testa all'asino si perde tempo, acqua e sapone"; se qualcuno ritiene di dovermi bannare definitivamente lo può anche fare, preferisco andare da altre parti dove oltre a ragionare con il cuore si usa pure la testa senza con questo volere il male del Toro!! :angry: :angry:

A me pare che quello che ha la presunzione di possedere la verità sia tu. Io (come altri) abbiamo fatto semplicemente delle osservazioni al tuo scritto. E' lecito? Oppure dobbiamo uniformarci al pensiero, come dici tu, della maggioranza dei tifosi che la pensa diversamente? A me il criterio che la maggioranza ha sempre ragione ha sempre dato fastidio (tra l'altro ti ricordo che negli anni 80 la maggioranza dei tifosi fu d'accordo nel cacciare Sergio Rossi, uno dei migliori presidenti che abbiamo avuto). Poi dici di non voler continuare un "inutile discussione" perché solo perdita di tempo; io penso che una discussione sia un confronto tra diversi punti di vista non l'imposizione a tutti di uno di essi.

CITAZIONE
Granatasun
Non capisco perché dovremmo bannarti.
Io personalmente ritengo che non si debba bannare nessuno perché il tempo e' galantuomo
Da quando sono su codesto forum non ho mai assistito a bannatur dovuta a scambi di civili punto di vista diversi specialmente se espressi in modo civile.
Quindi tii esorto a scrivere sul forum a prescindere.
Cordialmente

Giusto.

non ho fatto in tempo a leggere e scrivere prima, ma sarei finito in questo elenco anche io insieme a gnoato, roby & C.
non credo che Cairo sia uno stinco di santo. come non lo è di certo un Preziosi, tanto per intenderci, ma che nessun tifoso si arroga il diritto di calunniare perchè al Genoa gira tutto bene.
Cairo invece ha la "sfortuna" (leggila anche come "responsabilità") di essere un presidente di una squadra oramai destinata alla B.
E' chiaro che quando le cose vanno bene, puoi essere il più pezzo di merda del mondo che tutti ti perdonano tutto, ma quando vanno male...

Prendiamo atto che:
Cairo è UNO (ma non l'unico...) dei responsabili della situazione Toro attuale...
Cairo è un IMPRENDITORE non un BENEFATTORE...
il TORO stesso è una SPA non una ONLUS...
TORINO è una piazza difficile da accontentare/gestire...
...e in ultimo...ALTERNATIVE VALIDE, VERE, CONCRETE (al momento) UFFICIALMENTE NON CE NE SONO. Cambiare tanto per cambiare, in una città "mafiosamente" gestita è pericolosissimo. Costringere Cairo a mettere in vendita il Toro idem, per gli stessi motivi.
E poi CHI MAI POTREBBE ESSERE COSI PAZZO da prendersi una patata bollente come il TORO, con un ambiente cittadino invivibile e tifosi tra i più cagacazzo d'Italia?
Inoltre non capisco come i tifosi del TORO riescano a ricordarsi perfettamente le formazioni degli anni '60 e poi dimenticano le recenti gestioni tipo quella Cimminelliana e il modo in cui questa è stata "manovrata".

In sostanza, visto che ALTERNATIVE A CAIRO NON CE NE SONO, io faccio come molti tifosi del Milan che se dovessere stare a vedere cosa fa il loro Presidente avrebbero già bruciato la Sede.... BUON VISO A CATTIVO GIOCO. Cattivo come quello del Toro.
 
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38 replies since 2/4/2009, 21:10   1404 views
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