| Il Toro prepara la trasferta di Genova GIANLUCA ODDENINO TORINO Walter Novellino aveva bisogno di un riscontro forte dei suoi metodi dopo giorni di accuse, semi-ammutinamenti e polemiche. Ieri l'ha avuto. Il primo vincitore della prima battaglia per la salvezza del Toro è lui. Criticato per le sfuriate e gli atteggiamenti poco ortodossi, Monzon martedì aveva fatto capire che non avrebbe mai modificato i modi per allenare e caricare la squadra. È stato di parola e ha vinto il braccio di ferro. È chiaro che ora saranno i giocatori a dover riconquistare la fiducia, non viceversa. Soprattutto Rosina e Recoba saranno chiamati agli straordinari. Gli atteggiamenti del fantasista calabrese e la fuga anticipata del Chino in Torino-Empoli non erano piaciuti a Novellino: per lui chi sbaglia, in campo e fuori, deve pagare e così i due erano finiti nel tritacarne del tecnico. Il rischio di finire in panchina contro il Genoa e per le prossime cinque partite ha fatto invertire la marcia ai due ribelli. Il resto l'ha fatto l’atteggiamento di Cairo che ha sempre difeso Monzon contro tutto e tutti.
Persa la sfida di far cambiare Novellino, Rosina e Recoba hanno deciso di dimostrare il loro vero valore e mettersi in gioco per una maglia da titolare. La prova tangibile della voglia ritrovata è giunta ieri nella classica amichevole che si è giocata ieri in famiglia alla Sisport. Gol, assist, grinta, corsa, tiri e quella sensazione di spirito di sacrificio che Novellino aveva chiesto pubblicamente ai suoi talenti per uscire dalla crisi.
Rosina ha giocato nel primo tempo della partita contro la Primavera: si è mosso a tutto campo, ha spesso cercato (e trovato) la porta, ha mandato in gol Bjelanovic e ha anche firmato un gol capolavoro. Recoba, in coppia con Di Michele, gli ha dato il cambio nella seconda parte: ha strappato applausi con una doppietta, azione personale d'altri tempi e bolide dalla distanza. Tutta un'altra musica rispetto alla scorsa settimana quando i tre tenori contemporaneamente in campo (con Stellone) riuscirono nell’impresa di non segnare neanche un gol ai baby granata.
Il 6-0 finale porta anche le firme di giocatori epurati o dati per finiti: Corini (su punizione), Bjelanovic e infine Lazetic. Tre calciatori che per un motivo o per l'altro sono stati esclusi da Novellino e ora potrebbero essere ripescati in caso di bisogno. Ventola ha lavorato a parte (come Pisano) per un affaticamento muscolare, mentre Zanetti è rimasto in palestra (dolori al ginocchio) e Barone a casa per l'influenza. Tutti recuperabili, ma il Toro si cautela, anche se Novellino ha già deciso chi far giocare a Marassi. «Ricordatevi che il meglio l'ho sempre dato con il 4-4-2» ha ripetuto il tecnico ai tifosi, incoraggiandoli a non mollare.
Un quadretto che ha mostrato un Monzon carico e deciso, forte della sicurezza di aver ripreso in mano la squadra e di aver messo il silenziatore, almeno per ora, ai mugugni della squadra. Ora tocca a Rosina e Recoba fargli venire i dubbi, questa volta più dolci del solito.
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