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COBAIN
view post Posted on 3/5/2004, 10:40 by: COBAIN




Basarins-Cimminelli: salta l’incontro


Il lèttone è rimasto a Milano, alla festa-scudetto rossonera

3 maggio 2004
di Silvia Garbarino

TORINO

Mister Basarins si è molto divertito. A Milano. L’immobiliarista lèttone atteso invano a Torino il 1° maggio, ieri pomeriggio ha assistito dalla tribuna di San Siro al successo, e poi alla festa-scudetto, dei rossoneri, per i quali ha dichiarato di aver fatto il tifo. «E’ un ammiratore di Shevchenko - traduce Carlo Piazzolla, dirigente sportivo e uno dei due professionisti ingaggiati da Basarins per seguire la trattativa di acquisto del Torino -, calciatore che conosce anche personalmente. Però gli è piaciuto tutto il Milan».

Fosse stato al Delle Alpi sabato sera, come annunciato, per il match dei granata, non avrebbe goduto di altrettanto spettacolo: contestazione dura dei tifosi (preventivabile e mantenuta), e prova assai misera anche caratterialmente della ciurma di Rossi. Perché abbia cambiato idea e programmi, però, il manager di Jurmala non lo chiarisce. «Eravamo già a Milano (era sbarcato a Malpensa nella mattinata di sabato, ndr) e abbiamo deciso di restarci senza fare avanti e indietro - aggiunge Piazzolla -. Sapevamo anche che non ci sarebbe stata tanta gente allo stadio a Torino, così ci siamo fermati qua».

Per lo meno inconsueto comunque che patron Cimminelli, dato per assente all’incontro contro il Verona, sia invece comparso allo stadio quando ormai si era diffusa la voce che il suo collega lèttone non sarebbe giunto. «Non credo ci sia nulla di personale nel comportamento che ha tenuto Cimminelli - stempera la polemica, il dirigente -. Così come non penso ci sia ostilità diretta o sia un atteggiamento che indica una linea refrattaria. La trattativa è iniziata, noi abbiamo firmato un patto di riservatezza e dunque si sta lavorando per giungere all’obiettivo. Quanto tempo ci vorrà e se andrà a buon fine non lo posso sapere». Siete, almeno, ottimisti sull’esito? «Mah, ottimisti - risponde Piazzolla -. L’umore è normale. Abbiamo fatto una riunione operativa per verificare l’andamento delle operazioni. Ora che si è disciplinato il tutto, si va avanti».

Resta di ardua interpretazione perchè allora Basarins sia venuto in Italia. «Questioni di lavoro extra calcistiche» conclude il professionista. Le stesse che lo porteranno nei prossimi giorni in Costa Azzurra, prima di fare ritorno in patria.

E’ probabile però che Basarins sia stato frenato nelle sue intenzioni iniziali - incontrare i tifosi riuniti al Filadelfia, andare a Superga, incrociare anche allo stadio Cimminelli - dai suoi consiglieri italiani, quelli più vicini ad Azione Toro, che stanno tentando di ripianare, con grande diplomazia, una strada che ogni giorno presenta degli ostacoli nuovi.

Gli ultimi movimenti di Cimminelli infatti sono depistanti. Da un lato il patron ribadisce la ferma intenzione di cedere la società, dall’altra intensifica i contatti con dirigenti e funzionari del Comune per la nota questione commerciale legata agli stadi. Oggi pomeriggio fra l’altro il consiglio comunale dovrà approvare la delibera che assicura il trasferimento alla società granata del diritto di superficie sull’area del Filadelfia.

I papabili candidati all’acquisto del Toro comunque non danno segni di cedimento. La cordata lèttone procede, quella cuneese (legata a Dario Stroppiana della Calcestruzzi spa più altre aziende dell’Albese) non ha ancora desistito sebbene nell’ultima settimana abbia avuto un raffreddamento d’entusiasmo, e resta in piedi pure quella legata a un facoltoso industriale nativo del Sud Italia che nelle ultime settimane ha intensificato le sue visite sotto la Mole. La telenovela continua.


 
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